La prima fase di fioritura della Cannabis
Benvenuti a tutti in questo nuovo articolo sulla prima fase di fioritura della Cannabis! Nell’ultimo articolo, abbiamo scoperto rapidamente quali erano gli argomenti più frequenti riguardanti la fioritura della cannabis. Oggi andiamo ad analizzare meglio quella che sarà la prima fase, importantissima per garantire ottime e abbondanti!
Separare la fioritura della cannabis in due parti
Forse ti starai chiedendo perché abbiamo voluto dividere in due la fioritura della cannabis. Per rispondere a questo crediamo che la fase di fioritura comprenda due parti che vanno distinte. Dal punto di vista nutrizionale, il primo stadio richiederà comunque un alto livello di azoto. Nella seconda fase di fioritura le piante richiederanno più fosforo e potassio, con poco o nessun azoto.
O ancora, nella prima fase, la Cannabis avrà ancora bisogno di elevata umidità, con una temperatura superiore ai 25°. Nell’ultima fase, invece, l’umidità e la temperatura devono essere inferiori, per evitare muffe o infestazioni.
Quindi, se non osserviamo l’esistenza di due fasi diverse, problemi con la coltivazione della marijuana.
Quanto dura la prima fase di fioritura della cannabis?
Nella prima fase di fioritura, la cannabis cercherà di allungarsi, segno che la piena fioritura è alle porte! Ma quanto dura la prima fase di fioritura? Quando dovremo modificare i parametri in vista dell’ultima fase di fioritura?
La prima fase di fioritura inizia dopo aver cambiato le luci per la coltivazione indoor. Per quanto riguarda l’esterno, poiché le piante mostreranno dei prefiori su ogni ramo. Si concluderà poi 3-5 settimane dopo per l’indoor, 4-7 settimane dopo per l’outdoor.
Sarà quindi importante mantenere i parametri della fase vegetativa nelle prime settimane di fioritura.
Imparerai presto che le piante di cannabis non cambiano i loro bisogni dall’oggi al domani, ma si prendono il loro tempo.
Tecniche per la prima fase di fioritura della cannabis
In questa fase puoi optare per più tecniche, a seconda dello scopo che vuoi raggiungere. Infatti è possibile applicare dalla tecnica della defogliazione al Lollipop, dall’ultima potatura al LST (Low Stress Training). Molto conterà anche dalle loro esperienze accumulate, ma vediamo insieme queste tecniche in modo più approfondito!
Tecnica di defogliazione nella prima fase di fioritura della Cannabis
La tecnica della defogliazione permette di ottenere più luce sulla parte inferiore della pianta. Normalmente questa parte sviluppa poche e piccole infiorescenze, con pochi terpeni e principi attivi. Questa tecnica permette, se eseguita al momento giusto, di ottenere ottimi risultati anche nelle parti basse! sarà sufficiente rimuovere 3 o 4 foglie prendisole al giorno per una decina di giorni. così facendo, non sottoporrete troppo stress alla pianta con una massiccia defogliazione.
Tecnica del lollipop
Contrariamente alla defogliazione, questa tecnica elimina i rami bassi per concentrare tutta l’energia della pianta sui fiori alti. Sarà quindi sufficiente rimuovere manualmente i rami, in modo da lasciare alla luce solo i siti più alti e meglio esposti.
Tecnica LST nella prima fase di fioritura
Con Tecniche Low Sress si intende la piegatura del fusto di una pianta di Cannabis, in modo da favorire la luce sui rami più bassi.
Tuttavia, è anche vero che, sotto il nome di LST, sono comunemente incluse varie tecniche, tra cui la defogliazione. Questo perché la defogliazione è una tecnica che provoca un leggero stress alle piante, facendole produrre più tricomi per difendersi dagli attacchi.
Ultima potatura
L’ultima potatura, se effettuata all’inizio della prima fase di fioritura, mantiene le piante più basse e cespugliose. Fai attenzione a non farlo troppo tardi, o il risultato potrebbe lasciarti deluso!
Alimentazione e parametri corretti
In questa fase di fioritura precoce della Cannabis, le piante richiederanno le stesse dosi di fertilizzante del vegetativo. La quantità di fosforo, potassio e microelementi sarà leggermente aumentata, abbassando lentamente quella dell’azoto.
Se stai coltivando con fertilizzante organico, l’ultima fiala vegetativa può essere data intorno al cambio di luci. Per il minerale, invece, bisogna stare molto attenti a non andare oltre il dosaggio consigliato dal produttore. Esiste infatti il rischio di sovrafertilizzazione, con conseguente blocco della crescita o, nel peggiore dei casi, morte delle piante.
La temperatura ambiente dovrebbe aggirarsi intorno ai 26-31°C, simile alla fase vegetativa.
Anche l’umidità è un parametro che rimarrà pressoché invariato, poiché la pianta non smetterà di crescere e di sviluppare le radici.
Suggerimenti e trucchi
Hai notato che le piante di cannabis erano troppo alte quando hai cambiato il ciclo di luce? Oppure ti sei dimenticato di cambiare il ciclo della luce e le piante ora sono ingestibili? Per questo tipo di problema può esserci, se non una soluzione, almeno un palliativo che limiti il danno.
Ad esempio, cambiare la luce in HPS troppo presto aumenterà solo la fase di allungamento delle piante. Al contrario, se aspetti due o tre settimane per il cambio, le piante rimarranno più corte e cespugliose. Questo perché lo spettro più rosso delle lampade HPS contiene un’elevata gamma di raggi che fa sì che le piante stiano più in alto di una luce bianca.
Evita di dare troppo azoto nella prima fase di fioritura. Le piante di Cannabis, infatti, non hanno smesso di richiederla, ma inizieranno a richiederne sempre meno. Ogni traccia di azoto contenuta nei fiori, oltre a rovinare il gusto e ad avere problemi di combustione, rilascia cellule cancerose (cellule cancerose) attraverso la combustione. Si consiglia quindi vivamente di pulire con precisione le radici delle piante dai residui minerali di azoto.
E per oggi è tutto, continua a seguirci per saperne di più sull’ultima fase di fioritura della Cannabis!
Saluti dal team di Annibale Seedshop!
Davide, CEO Fondatore e Genetista